L’ex sindaco Sergio Pirozzi rinviato a giudizio per il crollo di una palazzina. A processo anche altre cinque persone.
RIETI – L’ex sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, rinviato a giudizio per il crollo di una palazzina durante il terremoto del 2016. Il Tribunale di Rieti alla conclusione delle indagini ha deciso di mandare al processo che inizierà il prossimo 6 febbraio anche altre cinque persone oltre l’attuale consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
Sul banco degli imputati in Aula ci saranno anche il progettista e direttore dei lavori, Ivo Carloni, tre tecnici del Genio civile, Valerio Lucarelli, Giovanni Conti e Maurizio Sacchi, e il comandante dei vigili urbani di Amatrice, Gianfranco Salvatore. Per loro l’accusa è di omicidio e disastro colposo plurimo e lesioni personali colpose.
L’inchiesta
L’inchiesta è stata aperta dalla Procura di Rieti dopo il terremoto dell’agosto 2016 che ha provocato il crollo della palazzina. Secondo i magistrati, l’intera struttura era stata ristrutturata in seguito al sisma del 2009 di L’Aquila senza rispettare le norme di sicurezza.
Per questo motivo la scossa di tre anni fa ha causato la caduta dell’intera palazzina e la morte degli inquilini. La Procura ha prosciolto il responsabile tecnico del Comune, Virna Chiaretti, mentre un quarto dirigente del Genio Civile ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato.
Il processo
Il processo per i sei imputati inizierà il 6 febbraio 2020. Un lungo percorso giudiziario che molto probabilmente si concluderà in terzo grado. Entrambe le difese, infatti, sono pronte a battagliare con i ricorsi in caso di sentenze non convincenti.
La decisione di rinviare a giudizio gli indagati è stata accolta con soddisfazione da Wania Della Vigna, legale dei familiari delle vittime: “Siamo contenti perché avremo la possibilità nella fase dibattimentale di vedere riconosciute le responsabilità umane che la Procura e le perizie hanno evidenziato“.
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